Crisi pandemica, distanziamento sociale e misure anti covid hanno bloccato il settore degli eventi per mesi e hanno obbligato aziende e addetti ai lavori a ripensare il modo di organizzare meeting e congressi.
Il futuro è sempre più nella digitalizzazione degli eventi, ovvero nella capacità di abbinare un evento fisico e uno virtuale secondo un modello che possiamo definire quello per eventi ibridi.
Costruire eventi ibridi significa saper contestualizzare l’organizzazione eventi all’interno di uno scenario inedito e imprevedibile come quello che si è venuto a creare a livello globale a seguito della diffusione del coronavirus.
Nell’inverno 2020 prima cosa su cui si è intervenuti è stato il distanziamento sociale, e per tutte le aziende questo ha significato l’interruzione totale di tutti gli eventi fisici programmati. A fronte di una forte incertezza questa situazione si è protratta e le aziende hanno provato a riorganizzare il proprio lavoro con forme di smart working totali o parziali. Per il graduale ritorno all’organizzazione di eventi, dai più piccoli e con un numero di partecipanti più basso, ci sono voluti mesi.
Mesi nei quali sono state sperimentate forme di eventi virtuali che sono riuscite in parte a far fronte al periodo di emergenza urgenza.
La strada per il futuro è quella della digitalizzazione degli eventi,il che non significa organizzare solo ed esclusivamente eventi virtuali, ma puntare appunto ad un format di evento ibrido nel quale abbinare parti completamente da remoto e virtuali ad altre in presenza puntando al coinvolgimento immersivo dei partecipanti.